Bourgogne, botti di fine anno
L’ultimo dell’anno al Plateau de Gravelle si identifica con il Prix de Bourgogne, la prova più veloce tra le quattro “B” di qualificazione all’Amérique, che mette in palio altre tre wild card per la corsa faro del trotto francese. La defezione di Moni Viking ha ridotto a 17 il numero dei partenti e fra questi le maggiori attenzioni saranno rivolte a Hohneck e Ampia Mede Sm, che si contendono il ruolo di favorito. La femmina allevata al Baronetto finora è rimasta per così dire sotto traccia, quarta sia nel Bretagne che nel Bourgogne, ma senza schiacciare eccessivamente sul pedale dell’acceleratore. Presumibile che questa volta cerchi qualcosa più di una semplice messa a punto in vista del clou, puntano a migliorare il terzo posto dello scorso anno e nel contempo tastando il polso a un paio di avversari diretti nella corsa al trono di Parigi. Il primo è ovviamente Honeck, rientrato a fari spenti nel Bourbonnais e annunciato al via in versione speedy sulla distanza che più gradisce. Partirà dalla pole con la probabile intenzione del team di provare a correre al comando sin dal primo metro. Su Hooker Berry è forse lecito non attendersi molto di più di un’uscita transitoria in vista dell’ultima domenica di gennaio, mentre c’è molta attesa per il debutto sulla pista di Hail Mery, per il quale il Bourgogne non è certo la corsa della vita, ma un test importante per dimensionarne le ambizioni questo sì. Poi ci sono quelli in cerca di garanzie. Primo fra tutti Go On Boy, che ha le potenzialità per essere inserito tra gli anziani big d’Europa, ma un conto in banca non così sostanzioso. Sulla sua scia Horsy Dream, una delle rivelazioni dello scorso meeting, in cerca del lasciapassare per il suo secondo Amérique, come Hokkaido Jiel, altro possibile protagonista. L’Italia in questo Bourgogne sarà rappresentata anche da Charmant de Zack e Zarenne Fas, ma dalla seconda fila non sarà facile, come per l’altro allievo di Gocciadoro, l’americano Beads, vincitore lo scorso anno del Luxembourg con Jean-Michel Bazire. Si rivede a Parigi anche Cokstile, assente dal Palio di Montegiorgio, che ha sorteggiato un favorevole numero 2, mentre la detentrice del record della corsa (1.09.6) e vincitrice uscente Delia di Pommereux non sembra nelle stesse condizioni dello scorso anno.