PIERO FOGLIO (LE SIEPI HORSE RACING): LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI… MA ANCHEQUELLI BRAVI!
La vita, quella ippica, può cominciare anche tardi diciamo attorno ai 65 anni o giù di lì, quando è il
momento di andare in pensione dalla normale attività lavorativa. Poi ci vogliono un sacco di cose
per riuscire ad ottenere risultati specialmente in poco tempo: bravura, amicizie giuste, un pizzico di
fortuna… etc etc. Piero Foglio, titolare de “Le Siepi Horse Racing” ha condensato un po’ tutto
questo, bruciando le tappe e conquistando grandi successi anche nel nostro mondo dopo una vita
professionale intensa. Basta un nome per condensare il tutto: Bengurion Jet!
“Che dire la fortuna aiuta… Il mio approccio con l’ippica è stato piuttosto particolare: ho cominciato
ad avvicinarmi ai cavalli grazie a un amico, Simone Castagnetti, figlio di un amico di famiglia di
Reggio Emilia per il quale ho avuto sempre una grande simpatia. E’ un grande appassionato di
ippica, ma ha la capacità di saper comunciare la sua passione e saper trascinare. Così una volta
che ho ceduto le azioni dell’azienda di accessori per telefoni che ho contribuito a creare ho deciso
di occupare diversamente il mio tempo. Poi ho conosciuto i Gocciadoro che erano a loro volta
amici di Simone. Avevo un terreno con un agriturismo, (le Siepi) abbiamo deciso di metterci delle
cavalle per avviare la riproduzione e poi è arrivato Bengurion…”
Quindi un approccio morbido…
“Devo dire che all’inizio mi sembrava tutto semplice e scontato… Quando il cavallo vinse a Roma il
Triossi sono rimasto frastornato, vedevo Simone Castagnetti che si agitava come un forsennato,
commosso fino all’inverosimile; per me sembrava una cosa abbastanza normale, nulla di
particoalre. Cammin facendo ho invece iniziato a capire le difficoltà del quotidiano e quindi ad
apprezzare molto di più le vittorie che certamente non vengono tutti i giorni. Diciamo che ho avuto
la… fortuna del principiante nello scoprire prima tutto il bello che può darti questo sport.”
Un cammino, quello di Bengurion Jet, con qualche grande soddisfazione e qualche delusione
come quella dell’ultima uscita ad Aby, al montato…
“Io non ero molto convinto, ma Alessandro (Gocciadoro n.d.r.) al contrario si. Del resto il cavallo
avrebbe dovuto correre l’Aby Wolrd Grand Prix al sulky, ma poi gli organizzatori hanno deciso di ridurre il
numero di partenti da 12 a 10, così lui è rimasto fuori e allora abbiamo ripiegato su questo
esperimento. In precedenza non era stato fortunato all’Elitloppet dove però era arrivato certamente
non al top della condizione per via di un problemino che ci ha portato via un po’ di tempo di lavoro.
Non so se Bengurion sia un cavallo da montato. Alessandro ne è convinto; io preferisco il trotto
tradizionale e credo che alla fine sarà quello il campo d’azione del cavallo, ma non escludo
qualche altra parentesi qualora ve ne siano le possibilità. Intanto ci godiamo anche gli altri nostri
effettivi, ad esempio abbiamo tanta fiducia e tante speranze in Fantastic Gio, vedremo…”
Piero Foglio è uno che con la velocità ha sempre avuto un rapporto di grande confidenza.
Correva con le auto, categoria Gran Turismo, quindi la competitività fa parte del suo Dna.
“Assolutamente per questo mi piacciono le sfide e mi piace essere protagonista. Poi la conoscenza
con Enrico e Alessandro Gocciadoro non ha fatto che accrescere questa voglia…”
Non è un grandissimo frequentatore di ippodromi, ma quando c’è lo scoprite subito visto
che la folta capigliatura candida lo rende facilmente identificabile…
“E’ vero non sono un frequentatore assiduo a me piace molto la fase dell’avvicinamento e della
preparazione alla corsa, ma quando posso vado e soprattutto all’estero, sono stato in Svezia e mi
è piaciuto molto, riguardo alla capigliatura… beh pensa che a un certo momento mi era venuto in
mente di far colorare la criniera di Bengurion, poi abbiamo desistito, ma non si sa mai…