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Amérique, l’election day

Che Amérique sarà? Banale, lo sapremo verso le 16.30 di domenica. Intanto sappiamo che Amérique è: internazionale e variegato. Non manca il favorito, da due edizioni a questa parte, Idao de Tillard. Nemmeno il vincitore uscente, Hooker Berry. Tanto meno la regina dello scorso inverno, Ampia Mede Sm, e anche il trottatore in attività più ricco, Vivid Wise As. La componente americana è garantita dalla presenza di Joviality, con passaporto svedese ma carriera a stelle e strisce. E c’è Philippe Allaire che schiera un tris d’assi quantomeno “velenoso” composto da Hohneck, Izoard Vedaquais e Italiano Vero. Gli immancabili outsider, che poi tanto outsider non sono: uno su tutti Go On Boy (per la prima volta a piedi nudi), ma anche Gu d’Heripre, Hokkaido Jiel, Inmarosa… In tutto questo non passano certo inosservate le assenze di Jean-Michel Bazire, che si affida al figlio Nicolas, di Alexandre Abrivard, a bordo pista con le stampelle, e di Sebastien Guarato, che con l’uscita di scena di Face Time Bourbon (primatista dell’Amérique con l’1.10.8 del 2021) non solo non ha trovato ancora un degno sostituto del campione della Bivans, ma nemmeno una sua valida controfigura.
Sarà la volta buona per il figlio di Severino plasmato da Thierry Duvaldestin? Il suo percorso d’avvicinamento al clou parigino è stato impeccabile, tre uscite e altrettante vittorie in ambito meeting. I colpi di tosse che l’hanno tenuto lontano dal Belgique sono l’unica nota stonata di questa lunga vigilia, ma il suo team lo ripresenta con la massima fiducia, ferrato agli anteriori e con un lavoro soddisfacente che ha cancellato qualsiasi dubbio. In agguato Hooker Berry (Booster Winner). Lo scorso anno non l’hanno visto arrivare, ma stavolta non potrà giocare a nascondino, anche perché tra i candidati al trono parigino in questa edizione 2024 è uno di quelli che ha maggiormente convinto nelle prove di preparazione, affrontate senza velleità di protagonismo. E con lui Ampia Mede Sm (Ganymede), portata gradualmente al top dal suo trainer Fabrice Souloy, per provare a trasformare in realtà quel sogno accarezzato dodici mesi fa.
Vivid Wise As (Yankee Glide) non deve dimostrare nulla a nessuno. A dieci anni e tante vittorie di prestigio accumulate nel corso della sua fantastica carriera, cerca una sorta di consacrazione nella corsa più importante e prestigiosa del mondo, su un terreno e su una distanza forse non del tutto congeniali alle sue caratteristiche, ma con la consapevolezza che un campione come lui in fondo non è che abbia così tanti limiti.
La Svezia fa affidamento su Joviality (Chapter Seven), grande protagonista del Grand Circuit yankee nel 2022 e poi ancora in evidenza sulla sponda europea dell’Atlantico. Nel Continental, prima, e nel Croix dopo ha preso le misure con saliscendi del Plateau de Gravelle, pista che il suo interprete Bjorn Goop, orfano di San Moteur, conosce molto bene. Non è quindi certo un outsider, come tutto sommato non lo sono Hail Mary (Googoo Gaagaa) e Aetos Kronos (Bold Eagle), anche se non sembrano al momento navigare allo stesso livello della femmina di Sabine Kagebrant.
Hohneck (Royal Dream) guida il terzetto di Philippe Allaire. I 2700 metri non sono la sua distanza preferita, ma tirarselo dietro potrebbe essere pericoloso per chiunque. E poi ci sono due formidabili alleati come Izoard Vedaquais (Bird Parker) e Italiano Vero (Ready Cash), che tatticamente possono risultare molto preziosi alla causa del trainer dell’Haras de Bouttemont.
Un Amérique con tanti punti di riferimento, ma non del tutto scontato. Non sarebbe infatti così sorprendente se alla fine prevalesse uno di quelli che non appartengono alla cerchia stretta dei papabili, come Go On Boy o Gu d’Heripre, ma in fondo anche Hokkaido Jiel, Hussard du Landret o Inmarosa, con i veterani Delia du Pommereux e Diable du Vauvert ai titoli di coda, insieme alla sorprendente Emeraude de Bais, a compendio di una edizione in cui lo spettacolo sarà comunque di altissimo livello.

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