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Vigilia d’Amérique con grandi aspettative

Come tradizione la vigilia dell’Amérique si identifica con il Prix du Luxembourg, l’internazionale sui 2100 metri che ha regalato tante soddisfazioni al trotto italiano, protagonista negli anni con Solar Effe, Alesi Om, Exploit Caf, Ismos Fp, Urlo dei Venti (che con l’1.10.6 dell’edizione 2018 migliorò anche il record della corsa). Una buona tradizione che Bilo Jepson (Timoko), unico indigeno al via, proverà a rinsaldare sabato, nonostante il numero in seconda fila e la concorrenza agguerrita. L’allievo di Vitale Ciotola allevato da Liberato Spezia in tre uscite nel corso dell’attuale meeting d’hiver non è mai sceso dal podio, centrando (seppur a tavolino) il successo nel Prix de Cevennes, e potrebbe non perderlo di vista anche in questa occasione. Non sarà ovviamente il favorito, ruolo che dovrebbero contendersi i due Gaspar, il d’Angis (Quaro) di Jean-Michel Bausouin e il de Brion (Singalo) di Matthieu Abrivard, due castroni con gli attributi (figurativi logicamente), messisi ripetutamente in luce nella scorsa stagione. Accanto a questi due nomi non se ne possono non affiancare altri due, partiti con ambizioni più elevate che però non hanno trovato riscontro in pista. Si tratta di Ganay de Banville (Jasmin de Flore), con il quale Jean-Michel Bazire punta al quarto successo consecutivo (che poi sarebbe il sesto negli ultimi otto anni) in questo internazionale, e della svedese Great Skills (Ready Cash), punta di diamante dell’emergente Daniel Wajersten.
Ma il pomeriggio che apre il weekend più atteso della stagione parigina da un paio di anni a questa parte ospita anche due Gruppi 1 per i 4 e i 5 anni, diventati automaticamente il fulcro del convegno. Nel Prix Ourasi (Euro 300.000, metri 2700) Edy Girifalco Gio (Victor Gio), unico italiano al via, punta a migliorare i piazzamenti marginali raccolti nel Ready Cash e nel Charles Tiercelin, vinti rispettivamente da Kana de Beylev e Kyrielle, che insieme a Koctel du Dain si contendono il pronostico di questo internazionale. Più nutrita e qualificata la presenza indigena nel Prix Bold Eagle (Euro 300.000, metri 2700), in cui figurano partenti, in ordine di numero, Diva del Ronco (Varenne), Demon (Royal Blessed), Desiderio d’Esi (Robert Bi), Deus Zack (Victor Gio), Daughter As (Father Patrick) e Dimitri Ferm (Nad Al Sheba). I due allievi di Mauro Baroncini, annunciati al top dal suo trainer, sembrano quelli con le migliori chance di risultato, ma Daughter As, miglior femmina della generazione, e Demon, distintosi lo scorso anni nel nord Europa, non sono lontani in senso assoluto. Nel mirino di tutti c’è Jushua Tree, il numero 1 dei 5 anni francesi e netto favorito della corsa. Nel ricco convegno parigino anche due prove di Gruppo 2 riservate ai 3 anni, divisi per sesso. Nel Prix Roquepine (Euro 150.000, metri 2700) le due Allaire Filadonna (Muscle Hill) e Foxylady (Trixton) rientrano tra le possibili protagoniste, al pari di Let Me Shine Gio (Face Time Bourbon e colori Bivans) e Lttle Strawberry (Uriel Speed per Tramontom). Nel Prix Paul Viel (Euro 150.000, metri 2700) ci provano Frank Gio (Face Time Bourbon), Fil Ek (Ringostarr Treb) e Felipe Roc (Filipp Roc).

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