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Graziano Biasia elogio della Follia


“Con i cavalli ci vuole fortuna”… parole e musica di Graziano Biasia, freschissimo vincitore delle
Oaks del trotto 2024 a Roma con Follia d’Esi. Sarà pur vero, anzi… è sicuramente vero, così come
è vero però che la fortuna bisogna saperla aiutare, condurla per mano attraverso i sentieri a noi più
vicini e in questo il nostro protagonista è sicuramente uno specialista.
Cominciamo però, una volta tanto, dalla fine dal pomeriggio di domenica scorsa quando
Follia d’Esi ha tagliato per prima il traguardo: che emozione è stata?
“Travolgente, oserei dire, pazzesca, una scarica di adrenalina difficile da descrivere. C’è da dire
che almeno a me il trotto fa questo effetto e la vittoria di Follia è stata un’esperienza davvero
difficile da raccontare nelle sue sfumature..:”
64 anni compiuti da poco da Sommalombardo, un passato da cavaliere di completo, ma
soprattutto da proprietario nell’altra “metà del cielo”… ippico, prima in ostacoli poi in
piano…
“Si dal momento che montavo nella specialità del completo, poi quando ho smesso mi sono reso
conto che i cavalli mi mancavano, ho anche seguito assiduamente mio nipote, carabiniere, anche
lui atleta nel completo a livello internazionale. La prima disciplina puramente ippica che mi ha
affascinato è stata quella degli ostacoli e così anche con mia moglie siamo stati proprietari di
alcuni cavalli affidati in allenamento a Franco Contu. Poi siamo stati anche soci della celeberrima
scuderia Malita. Quindi siamo passati alle corse in piano, e qui andiamo un po’ più indietro nel
tempo. Qualche cavallo da Bruno Grizzetti e attività che prosegue anche oggi. Il rapporto con i
trottatori è iniziato quasi per gioco, ma ho avuto la possibilità di conoscere una persona stupenda
come Mauro Baroncini.”
Desiderio d’Esi prima, poi Follia, ma anche Galileo Ferm secondo sabato nel Criterium dei
maschi sui 2100 metri. Non ha sbagliato un colpo…
“Devo dire che è Mauro a non averne sbagliato neanche uno. Gli acquisti me li ha consigliati lui.
Torniamo al discorso già fatto. Ci vuole un po’ di fortuna, ma anche una bella dose di bravura, mi
riferisco a Mauro ovviamente, e mi sono trovato con gli ingredienti giusti e ben miscelati, non c’è
che dire.”
Ma che tipo di proprietario è Francesco Graziano Biasia?
“Sicuramente molto presente, ma nella parte ludica del ruolo. Prendiamo Desiderio, da puledro lo
attaccavo quasi quotidianamente io e Mauro mi lasciava fare. Poi quando si è accorto che andava
davvero forte me lo ha tolto (ride n.d.r.). Ora è in Francia, da Vitale Ciotola dove penso che ci darà
qualche altra bella soddisfazione. Da noi non c’erano corse lunghe in pista grande a sufficienza e
quindi abbiamo optato per questa soluzione. Tornando alla presenza, attualmente circa tre volte
alla settimana in scuderia, Mauro mi chiama quando qualche cavallo deve lavorare e così mi
diverto. In passato ho anche accarezzato brevemente l’idea di correre in gentleman.. Ora dopo
qualche piccolo stop ricomincerò anche ad attaccarne qualcuno.. ha visto mai? Sai le mani…”
C’è tempo per fare dei programmi…
“Mah che devo dire, penso che Follia che è rientrata molto bene a casa dopo la vittoria nelle Oaks
correrà il Mangelli Filly e poi si riposerà un po’. Desiderio ha una corsa in Francia a metà
Novembre. Per Galileo vediamo: in prospettiva è un buon cavallo e io non sono uno di quei
proprietari che vuol correre per forza, possiamo anche aspettare un po’ tanto quello che non si
spende a 2 e 3 anni spesso te lo ritrovi da anziano… in fondo c’è sempre quel detto che dice che
chi semina raccoglie,”

Luigi Migliaccio

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