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Criterium volanti di Iambellesi Tq e di Irma Ferm

Quando arrivano i Criterium è come se si aprisse un’altra stagione: la stagione della selezione, che in Italia anno dopo anno si sta affinando, grazie alle solide e varie linee di sangue e al mestiere e alla fantasia degli allevatori italiani, antichi ed entusiasticamente nuovi, come Simone Bartolini. Lui è il raggiante proprietario toscano della Scuderia Trenta & Quartanta, una di quelle figure che il trotto odierno deve ringraziare e coltivare, non solo per gli investimenti a scopo ludico, ma per la sua immensa passione e condotta sportiva.

Il successo del suo Iambellesi Tq, figlio di El Ideal e Crazy Noire, nel Criterium Maschile di Treviso e lo straordinario record della generazione in 1.13.2 sono da esaltare, anche perché questo due anni ha la stoffa del cavallo importante, che migliora di corsa in corsa. Nell’occasone Iambellesi è stato anche sicuro nello scatto iniziale, che gli era costato un paio di rotture quesa estate, e poi capace nel percorso di impeto ha tenuto a distanza rivali non semplici, che vanno fortissimo anche loro, come Iang As, il Readly Express targato Serenissima che ha anche grattato qualche metro al rivale negli ultimi metri. E pure Il Trio Jet, terzo con arrivo in spinta, in una corsa dove ben tre cavalli sono andati sotto l’1.13.5. Per gli uomini di Iambellesi Tq in aggiunta alla gloria e al montepremi, anche il bonus di 5.000 euro previsto per l’iscrizione ad Anact Stakes Plus+, che vanno ad un soggetto che vanta il record della generazione sia sulla breve che sui duemila metri, distanza in cui è l’unico italiano ad essere sceso sotto l’1.15. Il merito va dato naturalmente anche al Team Divignano, che vuol dire Baroncini-Montagna e Marco Stefani, che dopo una mezz’ora hanno bissato il trionfo nel Criterium femminile. Lo show in assolo lì è stato quello di Irma Ferm, una figlia di The Bank e di Altair Etoile allevata dalla Dream Ferm, di proprietà di Paolo Ferretti, premiato stavolta con un bonus sostanzioso di 10.000 euro Anact Stakes Plus+. Di lei va detto dell’impressionante scatto iniziale per andare davanti in trenta metri dal numero più esterno, e poi della duttilità con cui ha rallentato e all’occorrenza si è distesa per staccare in retta, e regalare al giovane driver emiliano una giornata da ricordare. Al secondo posto l’ottima Ilenia Jet, una figlia di Maharajah, della Scuderia Oligo, rivista convincente e valida nel prendersi nettamente la medaglia d’argento, lasciando a distanza per il terzo la positiva Ialmaz Indal, figlia di Ze’ Maria tutta fatta in casa Legati. Anche qui se sono rose fioriranno, ma considerato che questa stessa corsa l’anno scorso all’ordine di arrivo ha avuto prima Gasoline Bar, seconda Ginger Wise As, e terza Goldie Home, si può aver fiducia nel futuro.