Vincennes, domenica Continental
Vigilia di Natale, tempo di regali sotto l’albero e Vincennes si prepara all’evento offrendo due splendide edizioni del Criterium Continental e del Tenor de Baune, con altrettante wild card per l’Amérique in palio per i vincitori. Se nel Gruppo I per i 5 anni il risultato sembrerebbe già scritto, data la netta superiorità di Idao de Tillard rispetto ai coetanei, fra i 4 anni la situazione appare più fluida e anche l’Italia coltiva ambizioni di protagonismo con i suoi tre rappresentanti.
Dimitri Ferm si è presentato sulla nera parigina con un eccellente secondo posto nell’Octave Douesnel alle spalle di Joshua Tree, che sarà il probabile favorito della corsa. Sulla distanza dei 2100 metri, e forte delle positive impressioni lasciate in occasione dell’esordio, il figlio di Nad Al Sheba, che partirà in pole dietro le ali della macchina, ha sicuramente una chance importante da giocare sui saliscendi del Plateau de Gravelle. Un Dimitri Ferm che nella seconda parte della stagione ha ritrovato la verve che gli ha permesso di dominare la stagione classica dei 3 anni. In termini assoluti il compagno di allenamento Desiderio d’Esi (Robert Bi) non gli è distante, gode della fiducia del suo trainer Mauro Baroncini ma per contare fare un deciso passo avanti rispetto alle ultime uscite e avere un pizzico di fortuna nello schema, vista la posizione in seconda fila in cui si trova anche l’altro italiano al via, Diamond Truppo (Varenne), che Alessandro Gocciadoro affida alle mani di Gabriele Gelormini per questo esordio parigino.
Joshua Tree (Bold Eagle) sarà il cavallo da battere, ma il suo ruolo non è così definito come potrebbe esserlo quello di Idao de Tillard nell’altro clou domenicale. Josh Power (Offshore Dream) da vincitore del Criterium des 4 Ans è più di un’alternativa e anche Juninho Dry (Carat Williams) può dire la sua, nonostante il numero esterno in prima fila. C’è poi Just A Gigolo (Boccador de Simm) che proverà a riconquistarsi la leadership generazionale, ma anche la miglior femmina della leva francese, Just Love You (Love You), e un’altra lady di ferro qual è la svedese Joviality (Chapter Seven), con un passato importante oltre oceano, ottimi risultati al di qua dell’Atlantico (il Derby svedese) ed eccellenti prospettive nel suo debutto parigino. E se non bastasse all’incertezza sull’esito finale possono contribuire anche i due allievi di Daniel Reden Xantis Harvey (Propulsion), vincitore di Gruppo I in Patria, e Bengan (Bold Eagle), secondo di Karat River all’esordio sulla pista nell’Oscar Collard.
Come accennato prima, Idao de Tillard (Severino) è il faro indiscusso del Tenor de Baune, contro il quale ci (ri)provano i due Allaire Izoard Vedaquais (Bird Parker), ottimo secondo nel Bourbonnais, e Italiano Vero (Ready Cash), terzo lo scorso anno nell’Amérique e qui al rientro. Sul fronte femminile Inmarosa (Amiral Sacha) è quella con le migliori credenziali, ma possono far bene anche le svedesi Glamorous Rain (Muscle Hill) e Great Skills (Ready Cash).