Una scuderia Fantastica, anzi Super… Fantastica.
Si può essere proprietari di cavalli da oltre 30 anni, aver vinto molto, ma avere ancora la voglia di girare l’Italia in lungo e in largo per seguire le corse dei propri allievi?
La risposta è si e se non ci credete Basta chiedere ai coniugi Pasquale e Angela Renella, titolari della scuderia Super Fantastica… Su dl loro c’è davvero molto da dire a cominciare dal nome che da quasi vent’anni hanno deciso di dare alla loro scuderia. Una decisione maturata dopo la vittoria nelle Oaks di una certa Fantastica Star con “Peppino Maisto”. Era il 2005 e quella è stata una giornata indimenticabile…
“E come potrebbe essere altrimenti… In fondo non ce lo aspettavamo; pensa che ricordo ancora che quando la cavalla tagliò il traguardo scesi giù velocemente dalla tribuna di Tor di Valle per andare in pista e “rimbalzai” letteralmente su una delle vetrate che delimitavano la zona coperta sotto la tribuna dal parterre… malgrado la grande botta non ho sentito nulla in quel momento tanta era la gioia… Credo che ancora oggi sia la corsa che ha lasciato il ricordo più importante…”
I coniugi Renella appartengono a quella schiera di proprietari “veri” appassionati fino in fondo, quelli che in fondo con i loro investimenti fanno girare l’ingranaggio della filiera, una figura sempre più rarefatta che andrebbe quasi elevata al rango di specie protetta dal WWF. Una “vocazione” quasi, che nasce in gioventù dal momento che la famiglia ha sempre lavorato nell’ambito del commercio di carni…
“Ma si: ricordo che già da bambino avevamo i pony, da li il passaggio ai cavalli da corsa è stato quasi naturale. Prima un puledro, poi qualcosa in più ed eccoci qua. In effetti ho sempre gradito prendere i cavalli giovani e portarli gradualmente avanti. C’è più soddisfazione nel vederli crescere, debuttare e vincere…”
Tanti i cavalli che hanno portato in alto il nume della scuderia, ma oltre a Fantastica Star una menzione importante e un posto nel cuore, soprattutto della signora Angela, lo occupa Uragano Trebì..
“Quella è stata una storia davvero particolare. Io il cavallo non lo volevo prendere, ma l’allevatore, insistette fino ad arrivare non solo a regalarmelo, ma addirittura a portarmelo dalla Sicilia. Non ci credevo molto, sono sincero, tant’è che per i primi tempi l’ho trascurato un po’. Pensa che lo sono andato a vedere la prima volta dopo cinque mesi. Era piccolino non appariscente, ma con un cuore immenso e lo si è visto poi in corsa quello che è stato capace di fare… Si è guadagnato il ruolo di cavallo del cuore di mia moglie.”
“Per me la giornata della corsa è una giornata particolare sin da quando si programma il viaggio in treno, in macchina o in aereo che dir si voglia. – fa eco la signora Angela – Io soffro ad ogni corsa anche quando non abbiamo molte chances spero sempre di vincere e ci credo… Mio marito mi esorta a rimanere con i piedi per terra, mi parla del numero, della tattica etc.. ma io non ci bado più di tanto: sono una tifosa…”
Abbiamo parlato del passato più remoto, di quello un po’ più recente, ma ci sono un presente e un futuro che vi vedono in primissima linea…
“Devo dire che siamo un po’ in divenire… I risultati ci sono, ma ci manca l’acuto che speriamo possa arrivare presto anche perché diversi nostri cavalli stanno per rientrare o comunque sono, per cos’ dire, in maturazione… Tra quelli che devono rientrare mi piace ricordare Caronte Tre Bi, Encantador Laksmy e Francy Caf che comunque soddisfazioni importanti ce ne hanno già date e spero ce ne diano altre a breve. Poi altri tre anni con Fantastica Laksmy, sorella di Encantador che sta maturando adesso e poi ci sono le lettere G…”
Che tipo di proprietario è Pasquale Renella?
“Ho avuto rapporti con tutti i maggiori professionisti italiani, guidatori e e allenatori. Non sono il proprietario opprimente che la mattina vuol sapere se il cavallo ha mangiato, ha bevuto, e uscito… per me il rapporto con l’allenatore è un rapporto fiduciario e del resto non potrebbe essere altrimenti visto che spesso affido i miei cavalli a professionisti che sono anche molto lontani con le loro strutture. Certo pretendo sincerità e lealtà. Poi è chiaro i cavalli ti fanno discutere, ma bisogna avere la freddezza di saper valutare tutte le cose con la giusta obiettività.”
Super Star Reaf, Biagio Trebì, Birba Caf, l’elenco è lungo: è difficile rimanere sulla cresta dell’onda per tanti anni?
Ci vuole pazienza e passione. Vedi, ogni anno dico sempre che voglio ridurre, smettere. Del resto c’è anche l’età che avanza, ma poi c’è la famiglia, i miei figli che magari non sono presenti come noi perché lavorano di più e seguono le attività di famiglia, ma che sono ugualmente molto appassionati e allora ecco che si avanti… e poi c’è sempre quel sogno…
Quale?
Che domanda… Quello di quella corsa che si fa a Napoli ai primi di maggio. Anche quest’anno ci saremo, spero, con Birba Caf. Sappiamo che probabilmente ci saranno cavalli superiori, ma il proprietario è anzi tutto un… sognatore…