Saverio Cortese proprietario a tempo pieno
Il Gran Premio Encat a Milano e la sessione femminile del “Saranno Famosi” a Castelluccio
dei Sauri hanno portato alla ribalta i colori di Saverio Cortese, grazie alle vittorie di Capital Mail
e Foira Mail. Un proprietario appassionato, forte, più delle avversità e di una maledetta
patologia: Classe 1959, campano di Santa Maria Capua Vetere, ma trasferito a Roma nel
1972 con tutta la famiglia…
“Fu in quel periodo che mio padre acquistò un terreno sulla via Cassia per allevare i cavalli e
poi costruirvi la casa di famiglia. La passione era però già scoppiata. I miei primi ricordi in
materia risalgono al 1965 quando ero ancora un bambino. Mio padre acquistò quell’anno le
nostre prime due fattrici, si chiamavano Narcosa e Spring. Sono state madri di soggetti
discreti. Più avanti iniziai a lavorare nel settore dell’immobiliare fino ad arrivare a gestire
un’agenzia, attività che ho svolto fino al 2013 quando il progressivo peggioramento delle mie
condizioni di salute non mi hanno permesso di continuare.”
Proprietario da anni di soggetti anche interessanti, ma è fuori discussioni che le
maggiori soddisfazioni siano arrivate negli ultimi tempi soprattutto grazie a Capital Mail.
“L’essere proprietario di cavalli mi ha sempre emozionato. E’ chiaro che essere competitivi in
un Gran Premio aumenta il trasporto, l’emozione e dà soddisfazioni difficili da descrivere.
Inoltre mi tiene impegnato diverse ore al giorno. Seguo con attenzione le più importanti corse
in Italia e all’estero. Oltre a studiare le genealogie dei cavalli più importanti. Di solito il tempo
giornaliero dedicato ai cavalli e allo studio è mediamente di quattro ore.”
Che tipo di proprietario è Saverio Cortese, ovvero come vive il rapporto con gli
allenatori cui affida i propri effettivi.
“Avendo tempo a disposizione, sono un proprietario presente anche se non credo di essere
invasivo; mi sento spesso con gli allenatori a cui affido i miei cavalli. Mi informo sui lavori che
effettuano e sulle loro condizioni fisiche e logicamente sul programma.”
Torniamo all’attualità: Capital Mail prima, Foira Mail dopo. Un momento particolarmente
favorevole, come sceglie i cavalli da acquistare?
“Scelgo quelle che a mio parere sono le genealogie più interessanti. Per la visione dei puledri
mi avvalgo di persone di fiducia esperte nel settore a cominciare dall’amico Guido De Bellis.
Mi sono trovato molto bene con i “Mail” ma in passato anche con altri allevatori.”
E’ nei momenti in cui si gioisce che parlare delle sconfitte fa meno male… Ce n’è una
che le brucia particolarmente?
“Sicuramente quella di Capital Mail nel Derby. Perdemmo da Charmant De Zack. Si sa, quella
è una corsa che viene una volta sola nella vita e in quella circostanza è andata così, un vero
peccato perché successivamente (e non lo dico solo io) Capital ha dimostrato di essere
superiore. La sua prima vittoria”
La gioia più grande?
“In corsa sicuramente la prima vittoria di Capital Mail in un gruppo 1 nella prova intitolata a
Salvio e Antonio Cervone. C’eravamo andati vicini a due anni nel Gran Premio Mipaaf
Allevamento (battuti in foto da Callmethebreeze), ma se devo essere sincero c’è un’altra cosa
che mi fa estremamente piacere. Quando riesco ad andare a trovare i miei cavalli loro mi
riconoscono, anche se non mi vedono da diversi mesi, e appoggiano il muso sulla mia mano,
è una sensazione bellissima.”
La stagione è iniziata al meglio, gli appuntamenti in arrivo sono tanti e importanti:
meglio riprovare quel Derby mancato per poco o magari puntare al Lotteria?
“Sono campano… la risposta è fin troppo facile…”
Luigi Migliaccio