Sant’Eusebio e Filippo a tutto Roc
La Famiglia Rocca, scuderia Sant’Eusebio, da tanti anni è protagonista del nostro trotto e nelle ultime stagioni Filippo, figlio di Luca e nipote dell’indimenticato Ernesto, sta lavorando con determinazione e alta professionalità, facendo attenzione ai costi ma anche ai risultati e alla qualità. Le sue “F” stanno andando veramente alla grande, quindici in pista delle diciannove nate, due pezzi forti già in evidenza ad alto livello come Felipe Roc (Filipp Roc) e Fakir Roc (Wishing Stone) e altre tre possibili prime lame per questo 2024.
Ci spiega tutto Filippo, la cui crescita globale come trainer è evidente, anno dopo anno. “I 3 anni mi stanno davvero dando tante soddisfazioni. Felipe Roc ha già vinto il suo Gruppo 1 e ha quindi i parametri per affrontare la stagione nel migliore dei modi. Fakir a mio avviso non gli è inferiore. Oggi è rientrato vincendo For You, e poi ci sono First Time e Funky che a mio avviso possono distinguersi. Il problema è che in Italia i 3 anni hanno delle strade obbligate, o corri i Gruppi 1, ma senza parametri la cosa non è fattibile, o devi accontentarti dei centrali che sono pochi e scarsamente remunerati, al di là che poi si incassa a sei mesi. Per questo guardo sempre con attenzione all’estero, alla Francia e alla Svezia, dove si corre con montepremi maggiori e soprattutto si viene pagati in fretta. Anche per i nostri migliori 4 anni e anziani il futuro è spesso lontano dall’Italia, la Sant’Eusebio è un’azienda e come tale va trattata, ottimizzando costi e ricavi nel migliore dei modi. Sono molto soddisfatto del lavoro che svolgo a Truccazzano, coadiuvato da Andrea Demuru. Ho imparato molto da Fausto Barelli, trainer per me di altissimo valore, negli anni che ha collaborato con noi, e ho cercato di mettere in atto con la massima attenzione quello che mi ha insegnato. E devo dire che i risultati in effetti mi stanno dando ragione”.
Oggi alla Maura ha lavorato Fakir Roc, in compagnia di Zaffiro. “E mi è piaciuto tanto. Quando ha vinto il Criterium Ambrosiano aveva delle lunette che in Francia non sono consentite, oggi gli ho messo ferrettini leggeri in vista di una trasferta transalpina, e ho voluto che fosse Santo Mollo a interpretarlo proprio come l’ultima volta. Ecco, mi preme sottolineare che con lui siamo rimasti in ottimi rapporti, prima veniva una volta a settimana a Truccazzano, ma da quando guida per Bondo non è più stato possibile mantenere questa cadenza, comunque la nostra amicizia resta, come la collaborazione: tanto per farti un esempio, quando ha vinto Fakir mi ha consigliato lui come ferrarlo, e la sua intuizione è stata la ciliegina sulla torta di un lavoro costante effettuato da me e Andrea”.
Oggi, dopo sei mesi di assenza, ha vinto For You Roc. “Aveva iniziato alla grande la carriera la scorsa estate ma alla seconda uscita non mi era piaciuto. Gli abbiamo riscontrato le classiche ginocchia aperte dei puledri, per cui abbiamo optato per due mesi di paddock e per una ripresa graduale. Aveva lavorato bene a casa, ma oggi ho scelto per una corsa tranquilla, all’attesa, poi il calo del favorito ci ha permesso di vincere con margine e con il minimo sforzo. Sono certo che possa arrivare a correre contro i più forti, dalla sua ha genealogia, velocità e parziale”.
Andrea Negri