Pony e bambini… il binomio del futuro
Non è una novità, nel senso che già tante volte abbiamo assistito in passato all’accostamento tra i
pony, gli ippodromi e i bambini. Spesso al trotto, più sporadicamente al galoppo. Qualcuno
ricorderà gli esperimenti a Milano nel vecchio San Siro con Alessandro Meneghetti. A Roma, a Tor
di Valle, c’era una scuola abbastanza ben frequentata con Valerio Giubilo e Tamara Papiccio,
allora rispettivamente direttore tecnico e responsabile delle pubbliche relazioni della società che
andarono in Svezia ad acquistare un manipolo di pony per affidarli a una ventina di ragazzini che a
rotazione si cimentavano in sfide allora molto sentite. Un gruppo dal quale sono usciti fuori anche
alcuni driver oggi frequentemente in pista come professionisti o gentlemen. In Campania qualche
anno fa ci fu l’esplosione dei minitrotter. Oggi uno dei principali baluardi di questa esperienza che
nel suo piccolo ha avuto il merito di avvicinare tanti giovani al mondo delle corse è l’ippodromo di
Padova. La nuova gestione capeggiata dal Dott. Giuseppe Stefanelli ha infatti sin da subito
caldeggiato la creazione alle Padovanelle di una scuola Pony alla quale per alcuni mesi hanno
collaborato anche i gentlemen veneti con il loro club. Oggi all’interno dell’ippodromo del Breda ci
sono cinque pony stanziali affidati alle cure di un piccolo/grande uomo di cavalli come Pasquale
Esposito Sr. Che si avvale della collaborazione della signora Giulia Beltrame e di un “promoter”
come Sergio Celin che non manca di inondare i social con delle belle immagini di ragazzi che
accudiscono e guidano i loro pony.
Già, perché l’obiettivo dichiarato è proprio quello di far avvicinare il più possibile “forze fresche” al
mondo del trotto grazie al contatto con l’animale e un’attività all’aria aperta in quel bel parco che è
l’ippodromo di Padova e bisogna dire che l’impresta sta riuscendo nel suo intento visto che al di la
di quanti frequentano l’ippodromo il sabato o la domenica pomeriggio per poter usufruire delle
lezioni e dei consigli di Pasquale Esposito, ve ne sono altri che hanno scelto di tenere a casa il loro
cavallino e di portarlo di tanto in tanto in pista per quella che più che una corsa può essere definita
un’esibizione in compagnia.
Lo stesso obiettivo che accompagna la Pony Academy che si trova a Roma all’interno
dell’ippodromo delle Capannelle creata sotto l’egida dell’Asi presieduta da Emilio Minunzio. Qui si
fa, mini galoppo, ma anche pony games, salto ostacoli e gimkana in un parco naturale con pochi
eguali come quello dell’impianto sito sulla via Appia. In realtà fino a poco tempo fa c’era anche il
minitrotto che era passato un po’ in secondo ordine, ma che ora grazie all’interessamento di
Sabina Findlay dovrebbe trovare nuova linfa. Anche qui Vengono organizzate gare, circuiti sociali
con i pony e percorsi sensoriali per entrare a contatto con il cavallo ponendo attenzione sulla cura
e il benessere dell’animale, assistendo in prima persona ai diversi momenti della vita di un cavallo
e della scuderia.. dalla ferratura degli zoccoli alle cure veterinarie.
Sull’argomento si è impegnato anche l’ippodromo di Vinovo che in collaborazione con la Fitetrec-
Ante Piemonte ha avviato un progetto che partirà il prossimo 26 maggio con un Open day
all’ippodromo di Torino all’interno del quale verranno illustrati i corsi che saranno tenuti da Floriana
Ferrero ai quali potranno partecipare bambini dai 4 anni in su prima avviati alla parte didattica e poi
a quella pratica. Corsi che si terranno presso il Centro Ippico Old Ranch di Chivasso.
Ma altre iniziative similari sono probabilmente in essere anche in altre zone d’Italia perchè la
richiesta di contatto con il cavallo sin dalla tenera età è molto elevata ed è giusto che anche il
mondo del trotto non si sottragga a questa che potremmo definire una vera e propria missione.
Quella di creare, dopo aver forse saltato una o due generazioni, gli appassionati di domani.
Luigi Migliaccio