ll Prix de Paris per completare l’opera
Era partito un po’ in sordina il Meeting D’Hiver per i cavalli italiani, non che non ci fossero state delle vittorie, ma il problema stava tutto nel confronto con l’impareggiabile stagione 2022/23, quando i cavalli allevati in Italia avevano inanellato una serie di successi in lungo e in largo, in particolare nelle corse di Gruppo. Con il passare dei mesi i nostri hanno però messo a posto le cose, con una seconda parte di stagione francese in cui hanno spiccato il volo, arrivando alla straordinaria cifra di 18 vittorie quando ancora mancano tre settimane ala fine delle riunioni. Un bottino che pone l’Italia e i cavalli allevati dai coraggiosi allevatori del Bel Paese in cima alla classifica degli stranieri a Parigi. La capofila di un movimento invidiato l’anno scorso e anche quest’anno è Ampia Mede Sm, che seppur meno devastante del solito nel Prix de France ha mostrato di avere la forma giusta per provare l’assalto al Prix de Paris di domenica, la maratona di prestigio che la vede campionessa in carica. Sarà il prodotto dei Moscati la nostra carta di valore aggiunto per mettere una croce sulla casella dei Gruppi I, l’unica che resta da barrare. Alternativa tricolore lo stupefacente Always Ek, allevato da Caprani, che nel Meeting ha spopolato con i suoi figliocci. Domenica a Vincennes sarà, lunga, sarà difficile, ma ancora una volta sarà un valore aggiunto essere italiani.