La Sweden Cup dei nostri
Ci si potrebbe accontentare di dare un’occhiata all’albo d’oro recente e passato per qualificare la Sweeden Cup come la corsa degli italiani per eccellenza. Il dominio delle ultime edizioni, tutto targato Gocciadoro, e alcune altre prestazioni di rilievo più lontane ma altrettanto da sottolineare, fanno sì che la prova di gruppo e velocità, da considerare una sorta di sfollamento di gran qualità dell’Elitloppet, sia la corsa all’estero più favorevole ai cavalli allevati al di sotto delle Alpi.
Ma senza scaramanzia è il caso di andare oltre, viste le premesse per il 2024 che sono anche più alte, ancora con lo stesso protagonista annunciato vestito di giallo, che avrà tre chance di primissima in altrettante batterie e non solo. Difficile scegliere tra Diamond Truppo e Always Ek, entrambi sostenuti da ultime prestazioni e carriera di livello superiore, ma anche Colibrì Jet, fresco di super record ad Agnano e con numero invitante potrebbe sorprendere. Il numero non ha di certo aiutato invece Danao Degli Dei, che però in Svezia ha dato prova di poter fare cose straordinarie anche in costruzione. In giornata i super straordinari attendono anche Cosmico Polare, unico italiano in gara nell’Harper Hanover, maratona da Gruppo I. Contro Izoard Vedaquais e non solo, ma per un cavallo che pochi mesi fa correva in categoria G solo essere lì, a partire in una prova del genere è più che un sogno che si avvera.
L’Elitloppet bello come ai bei tempi, l’italia forte come sempre. Si può provare a sintetizzare così quello che aspetta ogni appassionato di trotto che non si potrà perdere la domenica dell’edizione 2024 dell’Elitloppet. Stavolta gli scandinavi sono riusciti a far incastrare ogni pedina, innanzitutto grazie alla voglia di sfida dei Duvaldestin, che non hanno pensato a programmare a lungo con Idao de Tillard, accettando di buon grado l’ingaggio. La stella in arrivo a Solvalla è una di quelle luccicanti, in marcia non solo per vincere, ma per fare la storia. Eppure i francesi sapevano che ad aspettarlo c’era l’astro nascente, e preparato da un paio d’anni per questo giorno. Lui è Francesco Zet, un tipo in stile svedese, che corre poco e quando lo fa vince di cento metri. Un confronto tra due scuole, quella francese e quella svedese che ovviamente non avrà solo i Re schierati, ma anche torri e pedine da ambo le parti. Hohneck, Go On Boy, Horsy Dream caricati sul volo dell’invasore, troveranno Don Fanucci Zet, Joviality e Onas Prince lì a non farli passare. E l’Italia? L’Italia ha il suo contingente con ambizioni di stupire ancora. Bengurion Jet, pur maltrattato dal numero a Stoccolma ha già volato, Capital Mail ha stravinto un Lotteria e dovrebbe gradire la pista, Denver Gio in teoria è un outsider ma piazzato all’uno è un fattore. Certo, sono lontani i tempi di Varenne, ma attenzione perché nel corso del convegno domenicale gli italiani di corse da poter vincere ne hanno tante, e tutte di grosso livello. Una squadra di tutte punte capitanata dal Derbywinner Expo Wise As, e con i cavalli allevati in Italia praticamente sempre favoriti dai pronostici della stampa tecnica locale. E fatte le proporzioni tra l’ippica svedese e quella italiana, se non è un miracolo questo, niente ci manca.