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Il Prix de Paris ad Hussard du Landret

Alla fine dall’imprevedibilità del Prix de Paris è uscita fuori la corsa più pazza del mondo, con colpi di scena a non finire e la vittoria meritatissima del passista Hussard de Landret  un Bird Parker che con caparbietà ha costruito il successo con un percorso shock in 1.11.9 sui 4.125 metri su pista pesante, abbassando il limite della corsa di ben un secondo e mezzo.  La velocità è stata la conseguenza dell’irrequietezza del favorito Izoard Vedaquais, che passato a condurre dopo un chilometro si era fatto  prima gestire nella seconda parte del primo giro. Arrivati al passaggio davanti le tribune  però a sorpresa il portacolori di Allaire evidentemente si è spaesato ed ha cominciato a tirare e andare  con parziali micidiali spesi quando mancava ancora mezza corsa da fare, fino a crollare a metà dell’ultima curva, preda del vincitore che si trascinava la coppia Bazire Hooker Berry e Ganay de Banville, che però non sono riusciti a raggiungerlo, battuti per le piazze dallo speed micidiale di Inmarosa. La nostra Ampia Mede Sm, posizionata bene a centro gruppo è mancata ai 600 finali giungendo sesta, stanca evidentemente per un meeting meno redditizio di quello passato ma altrettanto faticoso. In errore tra i nastri l’altro indigeno Always Ek.

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