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Idao de Tillard revival Buvetier d’Aunou

Ha destato scalpore in Francia la recente intervista rilasciata da Jean-Etienne Dubois a 24h Au Trot, nella quale l’ex enfant prodige di Coktail Jet, Giesolo de Lou e Bold Eagle che otto anni fa è emigrato in Australia ad allenare purosangue, ha accusato di colpevole immobilismo i vertici del trotto francese per quanto riguarda l’allevamento; immobilismo che è alla base del suo allontanamento dalla Francia. Per il minore dei figli di Jean-Pierre, ora 53enne, se si vuole migliorare è imprescindibile un’apertura dello stud book a stalloni americani ed europei di alto livello, come si fece nel 1985. Apertura che porti sangue nuovo necessario a creare alternative alle linee maschili al momento incardinate su soli tre ceppi (quelli di Ready Cash, Coktail Jet e And Arifant attraverso Goetmals Wood).
Un grido d’allarme che, obiettivamente, ha delle fondamenta, basti guardare i risultati emersi dalle grandi corse, quelle che indirizzano la selezione, degli ultimi anni. Però un segnale in controtendenza è arrivato proprio in questi giorni dalla grande giornata di Vincennes che ha proposto i tre Critérium che per tradizione fanno da sintesi all’attività dei 3, 4 e 5 anni. Soltanto tra i più giovani, con il successo di Krack Time Atout (papà Face Time Bourbon, quindi linea maschile da Ready Cash, mamma da Coktail Jet) si è rimasti nella norma, mentre nelle altre due corse di vertice i vincitori presentano dei quadri genealogici che non hanno alcun collegamento significativo con i tre attuali dominatori dello stud normanno.
Il 4 anni Josh Power nasce dal doppio vincitore d’Amérique Offshore Dream (linea maschile tradizionale da Reve d’Udon-Ejakval-Kerjacques) e da una figlia di Hasting, razzatore da Buvetier d’Aunou, uno dei primi franco-americani di Jean-Pierre Dubois che compare anche nel settore maschile di Idao de Tillard, il trionfatore del Critérium des 5 Ans. Buvetier è il papà di Gobernador, dal quale Severino che ha dato i natali a Idao, la cui madre (America de Tillard) presenta sangue variegato con l’apporto di Florestan, Workaholic e Fandango.
E’ fuori di dubbio che Idao de Tillard, che lo scorso anno vinse il Critérium Continental affrontando l’Amérique tra i più attesi (si eliminò però di galoppo), sia al momento l’elemento più interessante tra i soggetti messisi in evidenza nel recente pomeriggio classico, con future prospettive stalloniere (iniziate proprio quest’anno al tasso di monta di 8mila euro) più che ragguardevoli, sia per carriera (che si implementerà sicuramente nel prossimo meeting d’hiver), per morfologia (ha vinto un concorso di modello) e, soprattutto, per quadro genealogico che, come detto, permette di sbizzarrirsi negli incroci.
Buvetier d’Aunou, nato nel 1989 da Royal Prestige e Nesmile (mamma anche di Défi d’Aunou), scomparso nel 2010, è stato un gran cavallo da corsa (ha vinto tra l’altro i Critérium dei 3 e 4 Anni), ma soprattutto un basilare riproduttore, più volte testa di serie, quale padre, oltre del citato Gobernador (l’ultimo campione creato da Pierre-Désiré Allaire) dello stimatissimo, anche in Italia, Ganyméde (ormai fuori produzione, come Gobernador) e del laureato dell’Amérique Up And Quick. Quest’ultimo è il più rappresentativo (a parte Idao de Tillard, che come detto ha esordito quest’anno in razza) della dozzina di stalloni, buona parte figli di Ganyméde, appartenenti alla linea maschile di Buvetier d’Aunou tra gli oltre 250 sire pubblicizzati dalla Guide de Etalons 2023.
Idao de Tillard è riuscito nell’impresa di vincere il Critérium des 5 Ans, classica che invece era sfuggita nel 2011 al padre Severino, sconfitto soltanto dalla meteora Scoop d’Yvel. L’anno prima, comunque, questo allievo di Christian Bigeon vinse il Critérium Continental, che dodici anni dopo sarebbe andato al figlio più famoso. Entrambi sono nati nell’allevamento della famiglia Chaunion, nel Calvados, che è dislocato presso Hotot-en-Auge, un villaggio di 300 anime, popolato più da cavalli e bovini che da umani. Questo paesino ha dato i natali anche a Galius, altro vincitore del Critérium des 5 Ans, secondo nell’Amérique del 2022, scomparso a soli 6 anni nel novembre dello scorso anno stroncato da una intossicazione alimentare.

Ezio Cipolat

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