
I risultati dell’Asta Anact
Sono stati due giorni intensissimi per gli allevatori italiani quelli passati a Busto Arsizio, per le aste del trotto italiano nella stagione delle tante novità in un calendario affollatissimo di aste a livello europeo. Tra queste l’Asta Anact di martedì ha assolto ancora una volta al suo compito istituzionale, quello di dare l’opportunità a tutti gli allevatori soci di presentare i propri prodotti senza selezione, e di offrire loro un’opportunità di vendita. Allevatori a cui va il plauso per avere dato prova di professionalità e passione nel loro lavoro anche in questa fase non semplice di trasformazione per l’ippica europea tutta. I risultati, ancora da approfondire, fanno notare la tenuta per la fascia medio alta, e le difficoltà per la fascia medio bassa come accade in tutte le aste. Nel dettaglio in crescita la percentuale dei cavalli venduti, 101 su 143 prodotti passati all’asta, e quindi con meno ricomperati rispetto alle aste del 2023 e 2024 tenutesi a Roma in contesto e data diversi. Il movimento complessivo ha sfiorato la cifra di un milione e centomila Euro, superiore di circa 400.000 euro quanto speso l’anno scorso, e una media per prodotto di euro 10.700 contro gli 8.000 euro delle due edizioni precedenti targate Anact. Molto utilizzato lo “Sconto Anact”, e i buoni acquisto, che hanno spinto il pagamento diretto e immediato, sensibilmente più usato rispetto a dodici mesi fa. Nella foto il Top Price Losingmyreligion presentato dalla Società Agricola Rondello.


