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Horsy Dream sale sul tetto del mondo vivid sempre bene

Non c’è dubbio che al momento Horsy Dream sia il trottatore più forte del pianeta. Dopo averlo ammirato nell’Elitloppet in un contesto da velocista puro, oggi a Vincennes sulla media distanza l’allievo di Pierre Belloche ha fatto suo Il Prix Rene Balliere con la stoffa di chi ha qualcosa in più. Anche di Idao de Tillard, presto battistrada, pressato logicamente da Idzoard Vedaquais, ma incapace di reggere l’affondo dell’avversario in sulky al quale un glaciale Erik Raffin ha guidato con una classe sopraffina, senza farsi prendere dalla foga di anticipare Hokkaido Jiel, rischiando di rimanere chiuso, tenendosi però energie fresche per la retta d’arrivo, volata come a Stoccolma. Horsy Dream ha chiuso a media di 1.09.2, ad un decimo dal record di Hokkaido e di Vivid Wise As, quest’ultimo ancora una volta competitivo. A dispetto del rientro, il figlio di Yankee Glide della Bivans non conosce vecchiaia, e da secondo in corda  si è presto un terzo posto che vale, considerando che era al rientro, e che per poco non è riuscito a rimontare del tutto proprio Idao che in testa è parso meno straripante di quest’inverno. Non troppo distante dei primi la generosa Diva del Ronco, mentre Desiderio D’Esi ha compromesso tutto con un errore al via.

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