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Gran Premio delle Nazioni alla francese con dosi di italianità

L’anno scorso gli indigeni con Always Ek erano riusciti a dire di no al fenomeno Go On Boy, ma quest’anno i francesi calati per il Gran Premio delle Nazioni erano troppi e troppo forti. La sfida spettacolo tra Jabalpur e Inexess Bleu ha nobilitato l’edizione 2026, di una corsa che si sta confermando appuntamento di grande rilievo nel panorama trottistico europeo, grazie all’ottima collocazione in calendario e alla posizione geografica.

Per nostra fortuna il trotto italiano però ha capacità di essere protagonista in tanti modi, e nel vincitore Jabalpur di tricolore ce n’è tanto, a partire dai colori, quelli della Tramonton di Fabio Montanari, Dario Trasi e Tommaso Franchi, tre appassionati proprietari italiani con la vocazione per il trotto internazionale, e poi grazie al driver, quel Gabriele Gelormini che ormai gioca stabilmente in Champions League con naturalezza e bravura indiscutibili.

Gabriele ha saputo leggere la corsa, mettendosi davanti sull’accondiscendente Dubhe Prav, e poi risparmiando il più possibile prima dello scontato arrivo di Inexess Bleu, il rivale dichiarato e favorito che poche settimane fa a Solvalla aveva schiacciato Don Fanucci Zet. Ma Jabalpur è diverso da Don Fanucci, e non è a caso il recorder assoluto del doppio chilometro, e con velocità e tenuta ha sparato un ultimo chilometro spaziale tenendo a rispetto il rivale.

Dietro ai due migliori d’Europa ha fatto un figurone Dubhe Prav, il figlio di Robert Bi allevato da Massimo Pravettoni, terzo senza spazio per sprintare, il che la dice lunga sul valore di un cavallo che oggi come oggi può essere competitivo con i top assoluti. Foto Forni