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GIUSEPPE FRANCO: L’AVVENTURA CONTINUA… NEL SEGNO DEI GIO

Il week-end del Prix d’Amerique a Vincennes ha portato alla ribalta doversi prodotti del nostro
allevamento, ma su uno in particolare si è indubbiamente scatenato un certo tam tam mediatico.
Ovvio parlare di Golden Gio, un po’ per il bellissimo e autoritario successo ottenuto nel Prix Paul
Viel, prova di gruppo 2, ma soprattutto per le notizie apprese prima e dopo la corsa cin il guanto di
sfida lanciato da Antonio Somma a Ginostrabliggi, ma soprattutto perché poco prima che il figlio di
Face Time Bourbon è stata confermata la notizia che era nell’aria ovvero che la famiglia Franco
con papà Giovanni e suo figlio Giuseppe avesse acquisito la comproprietà del cavallo.
Giuseppe Franco è uno che non si nasconde e ovviamente nel dopo corsa era raggiante…
“Ma si perché è stata una bella corsa e perché, insomma, mi ero proposto verso mio padre come
l’artefice di questo acquisto per un investimento comunque molto importante e quindi non ti
nascondo che un po’ di ansia ce l’avevo. Fortunatamente il cavallo in pista ha fugato ogni dubbio,
sono contentissimo e ringrazio Antonio Somma di averci dato questa opportunità.”
Ma come è nata l’idea di acquistare una parte di Golden Gio. Vi mancava forse un po’ il
cavallo grande protagonista in pista dopo l’uscita di scdena di Zacon Gio?
“Un po’ sicuramente quello, ma anzi tutto diciamo che il cavallo mi è sempre piaciuto anche in
tempi non sospetti quando ha debuttato. Infatti provammo ad acquistarlo tanto tempo fa, ma
Antonio non voleva venderlo. Poi dopo la prima vittoria parigina siamo andati a pranzo assieme e
questa volta è stato lui a volerci coinvolgere anche e sicuramente in segno di un rapporto di stima
e di amicizia che si è ormai consolidato nel corso degli anni. Che ti devo dire effettvamente
sentivamo la mancanza di un cavallo molto forte che potesse farci sentire protagonisti. Sai dopo
aver avuto Zacon diventa difficile accontentarsi della routine e mio padre suata un po’… mollando
l’imboccatura come già gli era accaduto prima dell’avvento di Zacon io così gli ho detto: “C’è un
cavallo con il quale ti posso far vincere sulla carbonella e così alla fine abbiamo deciso di
imbarcarci in quest’avventura.”
Siete rimasti sorpresi dalla sfida lanciata da Antonio Somma? Ha sicuramente fatto un po’
di rumore…
“Ma no, anzi eravamo d’accordo. Prima che lo dichiarasse apertamente Antonio ce ne aveva
parlato e ci aveva chiesto se fossimo d’accordo e, di fronte anche al nostro assenso, è andato
avanti. E’ un piccolo peccato che la cosa non abbia seguito. Sai avrebbe fatto rumore e sono
convinto che comunque il nostro sport per rivitalizzarsi, creare interesse, abbia bisogno anche di
queste cose. Ma non fa niente tanto le strade di Golden e Ginostrabliggi finiranno inevitabilmente
per incrociarsi in pèiù di qualche occasione…”
Di la verità: però avresti preferisti trovartelo da avversario a Parigi…
“Si perché Sebastien Guarato mi ha detto che Golden è un cavallo freddo, eccezionale e dotato di
un grande cuore con le caratteristiche che lo fanno più adatto alle corse francesi che non a quelle
italiane, ma va bene così…”
Ora Golden è già tornato in Italia…
“Sì il giorno dopo la corsa è salito sul van ed è andato da Marco Smorgon che ne curerà la
preparazione per il circuito classico italiano. Credo che lo rivedremo al Giovanardi e poi al
Nazionale…
Insomma in casa Franco, dopo Zacon, c’è un altro Gio da seguire e per sognare… L’avventura continua…

Luigi Migliaccio