Focus Francia – Razza normanna cresciuta al montato
Vincennes con il convegno di domenica incentrato sul Cornulier entra nel vivo del suo Meeting d’Hiver. Lo fa con la corsa più legata alla sua tradizione, perchè l’allevamento normanno e quindi tutta la filiera a esso collegata deve moltissimo al trotto montato. Tre dei migliori capirazza del secolo scorso, Carioca II, Fandango e Kerjacques, in corsa furono impiegati solo alla sella, con Fandango, vincitore nella disciplina di trentotto confronti consecutivi, considerato ancora oggi la massima espressione della specialità. I quali come padri sono stati comunque capaci di andare oltre il loro settore di competenza diventando stalloni imprescindibili e universali.
Da Carioca II deriva in linea maschile Sabi Pas, padre di Fakir du Vivier (a sua volta nonno di Coktail Jet), ma anche di Quito, Seddouk e Ura, il nonno di Ourasi. Fandango porta invece a Paleo, Valmont e Bellouet, oltre a Tibur, che ha inciso soprattutto in Svezia. Kerjacques, capolista in Francia per undici anni consecutivi (dal 1970 al 1980 e padre di Toscan, Une de Mai, Elèazar, Gadamès, Gamelia e Jorky), ha passato il testimone all’erede diretto Chambon P, che ha saputo restare al vertice della classifica stalloniera dal 1981 al 1990, producendo, tra gli altri, Sancho Panca e Le Loir, da cui Ténor de Baune, padre della doppia vincitrice di Cornulier Roxane Griff.
Negli Anni Ottanta la metà degli stalloni inseriti nella top ten francese veniva direttamente dal montato: oltre al capofila Chambon P., a 3 anni vincitore del Saint-Léger des Trotteurs a Caen e secondo nel Prix de Vincennes, figuravano nelle posizione di vertice Ura, nove successi semiclassici nella specialità, Valmont, a segno nel Normandie e nell’Elites, Beauséjour II, piazzato nel Cornulier, e Quioco, tre volte classico alla sella (Vincennes, Centaures ed Elites).
Nel decennio successivo l’influenza del “montato” sull’evolversi della razza normanna si è andato apparentemente attenuando e soltanto il vincitore del Cornulier Podosis, fra l’altro erede di Florestan, da Star’s Pride, è rimasto costantemente in… sella tra gli stalloni di riferimento.
Con l’arrivo del nuovo secolo e il definitivo affermarsi dei franco-americani lo stud francese ha cambiato ulteriormente fisionomia. Ma a guardare bene, anche i razzatori di successo del nuovo corso (Ready Cash, Booster Winner, Prodigious, Love You e Royal Dream, la top five del 2023), hanno un forte debito di riconoscenza nei confronti del “trio magique” degli anni passati. In modo speciale con Carioca II che come è detto è presente nel quadro femminile di Coktail Jet e di conseguenza in quello di Love You e degli eredi del sauro dei Dubois Booster Winner e Royal Dream; e lo stesso Carioca II figura in linea femminile nel pedigree di Prodigious assieme a Kerjacques e Fandango e in quello di Ready Cash, la cui madre di nonno Viking’s Way nasce da suo figlio Quito, altro specialista del montato. Vale la pena ricordare che a Viking’s Way risalgono in linea paterna cinque vincitori di sette Amérique: Jag de Bellouet (tre volte a segno nel Cornulier), Ready Cash e i figli di quest’ultimo Bold Eagle, Ready Express e Face Time Bourbon, oltre ad altrettanti laureati di ben nove Cornulier: Joyau d’Amour, Jag de Bellouet (tre volte), Traders, Bilibili (due volte) e Flamme du Goutier, vincitrice delle ultime due edizione e attesa domenica ad un altro exploit.
Tra i cinque migliori padri del 2023 in Francia il solo Booster Winner, allievo di Sébastien Guarato, è stato impiegato al montato e con ottimi riscontri: infatti vinto Essai, Elites, Raoul Ballière, Centaures, Palyart e Forcinal al proprio record nella specialità di 1.11.8 sui 2175 e si è piazzato secondo nel Président de la Republique. Gli altri non hanno avuto alcuna esperienza sotto la sella.
Nonostante ciò in questi ultimi anni il monté ha raggiunto punte tecniche straordinarie, mai realizzate prima. Il che significa che nonostante il forte innesto di sangue americano l’attitudine del francese al trotto montato non è venuta meno. D’altra parte Carioca II, che come si è potuto appurare è uno snodo basilare dell’allevamento normanno, nasceva da Mousko Williams, il cui padre era l’americanissimo Sam Williams, fratello uterino di Walter Dear (vincitore dell’Hambletonian e dell’Amérique), che fu importato in Francia nel 1929 da Valentino Capovilla per madame Villenave.
Ezio Cipolat