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First Of Mind il Derby nelle premesse

Il clima estivo con il pubblico tornato sugli spalti ad apprezzare la bellezza dei cavalli, ed un convegno di corse di altissima qualità hanno reso il giorno del Derby finalmente all’altezza di quello che deve essere. Del resto ci vuole poco per capire che questi giorni per riuscire hanno bisogno di pochi ma essenziali elementi, in primis i grandi cavalli, quelli che l’allevamento italiano mette sul piatto costantemente, poi  l’accoglienza e i servizi al pubblico,  come è stato il pranzo Anact che ha fatto registrare il tutto esaurito in un ambiente amichevole in cui allevatori e proprietari hanno passato un pomeriggio goliardico e appassionante.   Ci voleva anche poco a capire che First Of Mind sarebbe stato un cavallo da Derby, sin da quando è nato questo possente figlio di Face Time Bourbon e della campionessa Peace Of Mind  l’esser protagonista  sul palcoscenico del Nastro Azzurro 2024 ce l’aveva nel Dna. Certo, nell’ippica le premesse non è detto che si traducono sempre in certezze, anzi…..ma quando ci sono i presupposti si sogna di più.   La scelta di cederlo all’asta, è stata dettata dalla virtuosa separazione delle carriere del suo allevatore Leonardo Cecchi, che da proprietario di lunga data  è avvezzo ai successi, ma che nella domenica di Roma Capannelle ha provato un’emozione che forse neanche lui saprà spiegare bene.  Anche i proprietari della Compiantale dovranno far mente locale sulla gioia di aver vinto il terzo Derby in quattro anni dopo quelli della  Charmant De Zack ed  Expo Wise As. Alessandro Gocciadoro, il fenomeno globetrotter  per il quale il problema in questi casi è  quasi solo scegliere il miglior cavallo possibile, dodici mesi fa da puledro sulla pista di Roma aveva corso il Criterium sbagliando sulla prima curva,  ma giurando che si trattava di un soggetto forte che il tempo e tanti aggiustamenti avrebbero sistemato. Come gli accade spesso ci è riuscito alla grande, consegnando ad Antonio Di Nardo un atleta perfetto, che il talento napoletano ha saputo far scattare dietro la macchina come un velocista e poi sostenendone il passo da fondista per 2000 metri in cui nessuno l’ha mai avvicinato. Ci ha provato in fondo Frank Gio, lui si che di stamina  ne ha tanta e si è visto anche, ma che nulla ha potuto nel finale  incassando comunque un secondo posto che lo consolida in alto nella generazione. Anche Falco Killer Gar si è consolidato, terzo dopo aver fatto il giro del mondo, con l’unico rammarico di aver sorteggiato un numero sette che ha suonato come ostacolo insormontabile. Feudale degli Dei e Fakir Roc hanno completato l’ordine di arrivo di una corsa che tutti hanno provato a giocarsela anche chi è incappato in una giornata no come Far West Bi, Fellow Wise As e Feldenkrais Pal. Tutti cavalli da Derby, ma solo uno poteva vincere e passare alla storia, First Of Mind ci è riuscito.

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