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Filadonna, puledra da Critérium

Non passa certo inosservata Filadonna, la 2 anni che a Torino, nella finale del Gran Premio Anact Stakes Plus delle femmine, corsa di Gruppo I, ha mantenuto l’imbattibilità alla terza uscita in carriera, esprimendosi alla notevole di 1.13.6 sui 1600 metri. L’aspetto che colpisce in lei, di primo acchito, è il fisico super dotato che madre natura le ha donato. Una prestanza, però, non fine a se stessa, perché, per come si è espressa a Torino, la puledra allevata e di proprietà di Philippe Allaire, cresciuta sui prati del Calvados e poi trasferita a Noceto dai Gocciadoro, ha un radioso futuro da passista veloce.
L’altro aspetto che rende particolarmente interessante questa giovane campionessa è la genealogia franco-americana che porta in dote, suggestiva e di consistente profilo. Il padre è un crack da oltre 3 milioni di dollari di somme vinte e di oltre 100 milioni guadagnati finora dai suoi figli, l’Hambletonian winner Muscle Hill, che ha già dato tre vincitori di Hambo (Trixton, Marion Marauder e Ramona Hill) e di quattro vincitrici di Oaks (All The Time, Ariana G, Manchego e Sorella), attualmente terzo nella graduatoria 2023 tra gli stalloni funzionanti in America alle spalle del leader Walner e del padre di quest’ultimo Chapter Seven. La mamma è Sanawa, morella anch’essa dalla struttura importante e con un passato da vincitrice classica: è la prima laureata del Critérium des Jeunes (ora Pierre de Montesson), tappa iniziale del rigorosissimo iter di selezione giovanile del trotto francese riservata ai neo 3 anni, a essere inclusa nel nostro parco fattrici e ad avere un prodotto registrato in Italia.
Vincitrice di oltre 400 mila euro, Sanawa è stata ritirata in razza dal suo proprietario allevatore Jean-Pierre Guay dopo il nulla di fatto nel Critérium des 4 Ans per essere presentata per cinque volte a Ready Cash producendo Caranca 1.14.5, Dawana 1.10.9 (vincitrice di 6 corse di Gruppo II o III), Gotland 1.11.3 (9 successi di Gruppo, tra i figli di Ready Cash più ricercati in razza), Incahuasi 1.12.9 e Kanawa 1.14 (seconda in corsa di Gruppo), e una volta ciascuno a Password (Fubria 1.12.2, 2 traguardi in Gruppo III), Bold Eagle (Himara, inedita e ritirata subito in razza) e Muscle Hill (Filadonna, al momento ultimo suo prodotto che risulta allevato da Allaire, che negli ultimi anni è solito acquistare tutta la produzione di Guay). Va messo in evidenza che la sua prima figlia, Caranca, nata nel 2012, è la mamma di Hohneck, che undici mesi fa ha risolto il Critérium Continental guadagnandosi l’accesso all’Amérique (nel quale ha chiuso al quinto posto) e a fine maggio di quest’anno ha sbancato Solvalla vincendo l’Elitlopp, replicando in ottobre nella finale dell’Uet Elite.
Il pedigree di Sanawa è ricco di nomi famosi. Sono presenti i leggendari Jamin (che fu eletto dagli appassionati francesi Cavallo del XX Secolo), Gelinotte, Roquepine e Ua Uka (la fattrice delle “uova d’oro”) con suo figlio Fakir du Vivier, i fondamentali Carioca II, Sabi Pas e Kerjacques, oltre ai franco-americani Florestan, Kimberland e Coktail Jet, tutti portatori del sangue di Star’s Pride.
In particolare il padre è Jeanbat du Vivier (da Coktail Jet), che pur non tentando mai l’Amérique si conquistò una grande fama di velocista, prima con Bazire poi con Allaire, andando a correre anche negli Stati Uniti (dove abbassò il suo vertice a 1.10.1, però non vincendo, nel Nat Ray 2005) anche se alcuni dei suoi traguardi più importanti (Paris e due volte il Buenos-Aires) li ottenne sul gran fondo. La madre di Sanawa, Hymalayenne, viene da Ulf d’Ombree, un Kimberland vincitore con Ulf Nordin (che a quei tempi si era accasato a Chamant, nel centro di allenamento che fu Charlie Mills) del Criterium des Jeunes, la corsa che, come detto, ha incoronato Sanawa.

Ezio Cipolat

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