
Carmine Ascione: “Vinci e dimentica!”
Vendi e dimentica recita un vecchio motto in voga da sempre tra gli ippici che scelgono di privarsi di un loro cavallo. Nel nostro caso sarebbe meglio dire “Vinci” e dimentica. Il riferimento è a Carmine Ascione, 55 anni, imprenditore edile campano, proprietario della scuderia Futura Horses, colori saliti recentemente alla ribalta grazie al successo di Finalmente Par nel Gran Premio Andreani di Aversa. In realtà quei colori hanno raggiunto il punto più alto che ogni proprietario possa pensare visto che l’11 ottobre del 2009 scalarono conn Macho Gams, e la guida di Vincenzo Pisquoglio dell’Annunziata il primo gradino del podio del Derby di trotto a Tor di Valle…
“E’ stata un’esperienza che ancora oggi fatico a descrivere: ricordo anche che in premiazione scherzammo proprio con te che eri sul palco perché non avevi creduto molto nelle chances del cavallo nonostante una batteria corsa alla grande…”
Smascherato il peccato del cronista, però poi purtroppo le cose non sono andate come era lecito pensare…
“E’ vero, lo visitavamo sempre con grande attenzione dopo ogni corsa, ma non ci siamo mai accorti che c’era un problema di emorragia nascosto e quando venne fuori, quasi casualmente ovviamente decidemmo di fermarci per rispetto di un cavallo che ci ha comunque fatto vivere una gioia incredibile.”
Quindici anni e mezzo prima di riassaporare la gioia di una vittoria in un Gran Premio grazie a Finalmente Par. Passare da un successo così importante alle corse di tutti i giorni non deve essere stato facile…
“Ma no, bisogna sempre avere il coraggio di voltare pagina. E’ chiaro che dopo che hai assaporato una simile emozione cerchi sempre di ritrovare il campione, ma le nostre belle soddisfazioni ce le siamo tolte con buoni cavalli come Norris Grif, Belgiacomino Park e altri. Per cui eccoci qua che ogni anno investiamo con alcuni puledri e portiamo i nostri cavalli in pista sempre con la stessa grande passione. In fondo, lo sai, l’ippica ti esalta anche se vinci una reclamare: noi siamo fatti così. Ecco l’unica differenza che posso trovare nell’avere un cavallo da Gran Premio è nel precorsa: preparare le iscrizioni, seguire l’avvicinamento, organizzare il viaggio per andare a vederlo… Ecco, ad esempio, ora abbiamo iscritto Finalmente al Gran Premio a Firenze e già ci stiamo organizzando per il viaggio con tutta la famiglia. In fondo anche questa è evasione dal quotidiano.
Ma da cosa ha origine la scuderia Futura Horses?
Abbiamo appena festeggiato i trent’anni di colori. Abbiamo iniziato nel 1994/95 c’era la Lettera B, ma non l’ultima. Il mio testimonio di nozze mi convinse e comprammo un cavallo all’asta. Poi lui col tempo è uscito, io invece ho continuato…”
Veniamo a oggi, anzi a ieri… Finalmente Par, un successo con una prova superlativa… Facendo un gioco di parole verrebbe da dire “Finalmente… Finalmente…”
“Che il cavallo avesse mezzi lo si era già visto in passato, ora sta rendendo al meglio grazie al grande lavoro di Giorgio d’Alessandro Senior, un allenatore con il quale collaboro da oltre vent’anni e che ha sempre dimostrato una grande professionalità. Se gli posso trovare una pecca è solo che dovrebbe essere un po’ più tranquillo, ma capisco la smania di far bene…
Poi c’è anche da dire che il cavallo ha una storia particolare… Io l’ho preso dall’allevatore conscio del fatto che aveva un chip (un piccolo frammento osseo n.d.r.) a un garretto, ma è stata una specie di… scaramanzia visto che anche Macho Gams a suo tempo aveva un chip. Ci ha fatto un po’ penare, abbiamo dovuto operarlo due volte, ma ora è finalmente a posto e si vede.”
Ovviamente si pensa già al domani…
Certo, ad Aversa dopo la corsa il driver Vincenzo Gallo mi ha detto che abbiamo un cavallo importante… Poi abbiamo due puledri con la lettera I, un figlio di Oropuro Bar targato Laksmy e una femmina proveniente dall’allevamento Par come Finalmente. Non potevo certamente fare in maniera diversa. Speriamo che ci diano soddisfazione…”
Appunto: come dice quel detto… Vinci e dimentica!
Luigi Migliaccio