Banderas Bi il potere incredibile
Precocità e longevità, l’abbinamento incredibile che tutti vorrebbero che solo l’allevamento italiano può offrire al mondo. E Banderas Bi, vincitore a due anni del Gp Anact, è uno dei migliori esempi. Del resto quando ci sono i cavalli italiani di mezzo niente è impossibile, neppure andare fino in cima al mondo, addirittura ad Oslo in Norvegia, con Banderas Bi, e in quattro e quattr’otto imporre al resto degli scandinavi la legge dei migliori. Un Gruppo I internazionale ambito, con nell’albo d’oro un certo Ourasi, oltre ai Copiad, i Victory Tilly e i recenti Nuncio. Una battistrada comoda considerata tra le regine del trotto mondiale, la terza del Prix D’Amérique Joviality, e dall’altra parte il figlio di Ganymede e Ida Grandi cresciuto sui prati dell’Allevamento Biasuzzi guidato dall’inavvicinabile Alessandro Gocciadoro. Quando Banderas si è messo in moto sull’ultima curva le certezze scandinave sono crollate, e il sauro bruciato è andato a prendersi la scena e la vittoria a media di 1.10.5 sul doppio chilometro. Un pomeriggio da applausi per il nostro allevamento condito con l’assolo di Ete Jet e il secondo posto di Deliciuos Gar.