
Antonio Crispino: “Che emozione correre e vincere in Italia”
Il Gran Premio Regione Sicilia ha riportato alla ribalta Enrico Bellei, il più vincente driver italiano,
tornato al successo dopo uno stop prolungato dettato da una squalifica. Sarà un caso o una di
quelle circostanze che il destino propone ad ognuno di noi, fatto sta che il ritorno alla vittoria del
professionista toscano è arrivato con Enki Brown Effe una cavalla di un proprietario storico come
Antonio Crispino.
44 anni, campano di Aversa, imprenditore nel ramo dei trasporti, una passione per i trottatori
maturata sin da bambino, quando a 7/8 anni andava ad attaccare qualche cavallo qua e la. Poi
arrivata la maggiore età, all’alba del millennio, e il primo cavallo da proprietario, un targato Sm.
L’invio in scuderia proprio da Enrico Bellei: rese meno di quel che ci si attendeva e venne ceduto,
ma contribuì a cementare un’amicizia che probabilmente va ben al di la del semplice rapporto
Proprietario/Allenatore.
“Da allora ho cominciato ad acquistare qualche cavallo dall’allevamento il Grifone,
tendenzialmente figli di Varenne, ero affezionato al “Capitano” e alle sue gesta. Così ho avuto, tra
gli altri, Teofilo Grif e soprattutto Toscanini Grif, genio e sregolatezza, un cavallo potenzialmente
quasi campione, ma che non è mai stato troppo fortunato. Erano coetanei lui e Teofilo: la doma da
Smorgon poi Toscanini da Ehlert e Teofilo da Bellei. Teofilo vinse qualche corsa e lo vendetti in
Sicilia. Toscanini invece ebbe una storia più rocambolesca, un po’ come era il suo carattere.”
Ovvero?
“Si capiva che il cavallo aveva grandi mezzi, ma non si riusciva a fare la qualifica. Ero arrivato al
punto di volerlo regalare, ma un mio cugino, Giacomo Cavallo (nomen omen) che ancora oggi mi
accompagna nelle mie avventure ippiche, ci era affezionato più di me e mi disse “non lo dare a
nessuno”. Mi propose un ultimo tentativo con Vincenzo Tufano. Accettai, ma alla condizione che
passati 40 giorni senza risultati avrei lasciato perdere. Tufano, proprio alla scadenza del tempo
stabilito, mi chiamò e mi disse che il cavallo non aveva problemi ed era pronto per la qualifica. La
fece e poi vinse al debutto. Ne vinse sette delle prime otto compreso il Calzolari a Cesena. Intanto
era giunto il tempo delle batterie del Derby, ma contrasse la piroplasmosi e il sogno svanì. In
seguito il prosieguo della carriera andò avanti tra gioie e dolori, ma rimane un cavallo che mi ha
dato tantissimo…”
Ora è arrivata Enki Brown Effe
“Lei arriva veramente per caso e per “colpa/merito” di Enrico. In quel periodo avevo un cavallo da
lui, ma non andava bene e quindi lo avevamo venduto. Un giorno Enrico mi chiama e mentre
eravamo a pranzo assieme mi dice di avere una cavalla da propormi. Era infatti accaduto che un
proprietario di alcuni soggetti che erano da lui era purtroppo scomparso e la mamma, non essendo
interessata, aveva deciso di vendere. La cosa buffa è che era una femmina e io tendenzialmente
ho sempre preferito i maschi. Però Enrico era veramente convinto e quindi mi sono fidato. Del
resto se un intenditore come Bellei ti dice che ha fiducia su una cavalla come fai a contraddirlo?
Ho contattato la signora e l’ho acquistata. Era ferma da novembre, siamo rientrati a maggio con un
secondo posto e poi due vittorie e un buon prosieguo di carriera fino al pomeriggio di Palermo nel
quale ci ha dato la gioia della prima vittoria in una corsa di gruppo. Un obiettivo puntato da tempo
che abbiamo scelto insieme anche perché sono un tipo di proprietario cui piace essere partecipe
anche delle scelte e infatti con Enrico parliamo molto e ci confrontiamo.”
Adesso pensi che possa esserci anche un’opzione estero per la cavalla?
“La verità? Mai pensato all’estero… a me piace correre in Italia. Si è vero forse oltr’alpe ci
sarebbero più soldi a disposizione, ma se pensassi solo ai soldi non avrebbe molto senso
continuare ad investire. Abbiamo provato con Fuoco d’amore, un altro nostro cavallo, ma sono
sincero: l’emozione che mi da veder correre un mio cavallo su una pista italiana non ha eguali ed è
per questo motivo che cercheremo ancora di correre nel circuito italiano.” LM


