Skip links

Anact e Anac: “Ritardo sull’Iva inspiegabile”

Spiegare il motivo del ritardo nel recepimento della direttiva europea del 2022 sull’Iva ridotta per gli equini e i servizi ad essi connessi sta diventando sempre più complicato per gli allevatori italiani e i nostri associati. Mentre l’Italia rimane ferma al 22% di aliquota, i nostri concorrenti francesi godono già da due anni di una percentuale ridotta al 5,5. Questo scollamento normativo ha creato un enorme vantaggio competitivo per la Francia, evidenziando purtroppo un morbido approccio del Masaf su questo tema. Questa misura è fondamentale per la sopravvivenza del nostro settore. l’attenzione non può più essere spostata ed oggi, come non mai, rinnoviamo con forza la richiesta al Governo di intervenire concretamente per adeguare al più presto il nostro regime fiscale a quello francese. Prima dell’impegno e del tempo speso sulla questione dei rapporti con gli ippodromi, il Ministero di riferimento deve prendere un’iniziativa urgente e prioritaria per sensibilizzare il Governo tutto a muoversi in maniera definitiva. Occorre dare almeno una risposta agli allevatori italiani del cavallo da corsa, che a testa bassa e con generosità stanno combattendo la crisi, dicendo loro finalmente dire che l’Italia ha deciso di tutelarli e non penalizzarli.

Leave a comment