C’era aria di conferme nel sabato pomeriggio di Vincennes,  che aspettava gli italiani protagonisti a vario titolo.  La dimostrazione di competitività a  livello europeo si è manifestato nel Prix De Gueugnon, in cui i quattro anni italiani hanno fatto razzia, capeggiati dallo strepitoso Diluca Mo,  che ha collezionato il suo secondo successo sulla nera, interpretato alla grande da Gabriele Gelormini, che sa esaltare la grinta del piccolo figlio di Lorenz del Ronco e Pelenopenat, allevato da Ermanno Mori, e di proprietà di Giuseppe Colantonio. Uno speed secco in dirittura d’arrivo e gioia piena per il suo trainer Afrim Shmidra, e per tutto l’allevamento italiano che ha diritto di compiacersi   per i risultati al cospetto dei forti coetanei transalpini.  Diluca Mo ha stampato infatti  sul palo  Danubio, un figlio di Father Patrick e Nouvelle Vague, allevato Sant’Andrea, quarto posto per Dingo. Delusione per Desiderio D’Esi,  che si è spento dopo la solita risalita all’esterno. Ma ci sarà il modo di rifarsi, anche per i suoi allevatori,   che già oggi possono dirsi comunque parzialmente  rinfrancati dall’ottimo secondo di Bangla D’Esi, nel Prix De Gabarret.